UN PASSO VERSO L’ESTETICA E UN PASSO VERSO LA SALUTE!

Oggi vogliamo approfondire il tema dello sbiancamento dentale: trattamento molto richiesto, ma intorno al quale ci sono spesso tanti dubbi.
A chiarirci le idee sarà la nostra igienista Dott.ssa Luciana Maida, professionista del team di Martesana Dental.

Luciana, quanto conta il sorriso delle persone?

Per me è al primo posto ed è per questo che mi impegno ogni giorno al massimo: per far sì che i nostri pazienti siano liberi di sorridere e quindi di trasmettere felicità. E spesso è possibile farlo attraverso uno specifico trattamento sbiancante, che unisce l’estetica ricercata dai pazienti al conseguente miglioramento della salute orale, perché… quando ci si sente più belli ci si cura di più!

Cosa possiamo fare per migliorare la nostra bocca e sentirci meglio?

Secondo lo studio di Cogo E. et al. si evidenzia che sono due le cose che a più della metà delle persone interessano: l’allineamento dentale (20,3%) e in primis il miglioramento del colore dei propri denti (38.4%).

Se anche voi state leggendo questo articolo è perché senza dubbi fate parte di questa grossa fetta di popolazione che vorrebbe migliorare il colore dei propri denti e soprattutto vorrebbe delle informazioni più dettagliate sullo sbiancamento, quali diverse tipologie ci sono e le possibili conseguenze sui denti.

Cercherò di darvi più informazioni possibile, ma è importante che vi apriate con il vostro igienista dentale, con cui valutare quale sia il trattamento sbiancante idoneo alla vostra bocca: in base al risultato desiderato, alla metodica preferita e alla vostra peculiare tipologia di smalto. Perché tutti, con le giuste indicazioni, potrete provare a sbiancare e migliorare il vostro sorriso.
Sottolineo infatti che, secondo lo studio di Cogo E. et al., più del 30% delle persone afferma di non aver mai eseguito uno sbiancamento: o perché ignare dell’esistenza di questo trattamento o perché convinte di non potervisi sottoporre.

CHI PUÒ SOTTOPORSI ALLO SBIANCAMENTO DEI DENTI, E CHI NO? 

Io consiglio a tutti, se necessario, di sottoporsi allo sbiancamento!
Ma la vera domanda è: quando è necessario?

Di validi motivi ce ne sono tanti:

  • se non riconosciamo più il colore che avevamo da ragazzi…
  • se a causa del fumo o dei numerosi tè e caffè il nostro smalto si è macchiato negli anni…
  • se vediamo dei singoli elementi della bocca più gialli…
  • se dopo assunzione di farmaci i denti si sono scuriti…
  • o semplicemente se vogliamo, per un giorno speciale, un sorriso più luminoso e che si noti..

Beh, allora è arrivata l’ora di chiedere al nostro igienista dentale qual è il trattamento sbiancante più indicato.
Infatti, le cause della colorazione dei denti devono essere attentamente valutate, per una migliore previsione della velocità e del grado in cui lo sbiancamento migliorerà il colore dei denti.
(Fonte: Haywood e Heymann, 1989; Jordan e Boksman, 1984).

È importante sapere che le discromie sullo smalto possono essere estrinseche o intrinseche:

  • Le macchie estrinseche di solito derivano dall’accumulo di sostanze cromatogene sulla superficie esterna del dente. Cambiamenti di colore estrinseco possono verificarsi a causa della scarsa igiene orale, dell’ingestione di cibi e bevande coloranti e dell’uso del tabacco. (Viscio et al., 2000).
    La maggior parte delle macchie di denti estrinseche possono essere rimosse mediante semplici procedure professionali.
  • Le macchie intrinseche sono generalmente causate da macchie interne più profonde o difetti dello smalto. Possono essere causati dall’invecchiamento, dalle alterazioni dello smalto, dai farmaci, dall’ingestione eccessiva di fluoro, da traumi, etc.
    Le macchie intrinseche non possono essere rimosse con normali procedure profilattiche, poiché più difficili da eliminare. Tuttavia con alcuni accorgimenti è possibile provare a migliorare il proprio sorriso anche con opportune tecniche sbiancanti.

 

IN COSA CONSISTE LO SBIANCAMENTO DEI DENTI VITALI?

Lo sbiancamento professionale consiste nell’apporre sulla superficie del dente uno specifico gel (contente perossido di idrogeno o perossido di carbamide) per un tempo differente in base alla concentrazione del prodotto utilizzato. Mediante delle reazioni di ossido-riduzione, il gel rilascerà l’ossigeno necessario per sbiancare il dente.

QUALI SONO LE TIPOLOGIE DI SBIANCAMENTO POSSIBILI?

Esistono tre approcci fondamentali per lo sbiancamento dei denti vitali:

  1. sbiancamento in studio
  2. sbiancamento a domicilio, controllato dal dentista
  3. sbiancamento con prodotti da banco (OTC)

I suddetti trattamenti possono anche essere uniti tra di loro per dare un risultato ancora più entusiasmante.

Il trattamento professionale alla poltrona si attua direttamente in studio, dove l’igienista dentale porrà, dopo aver isolato le gengive dai denti, del gel sbiancante sullo smalto: solitamente si usa perossido di idrogeno a concentrazioni elevate dal 20 al 40%. Si può ripetere l’operazione dopo una settimana per aumentarne l’efficacia.
Oggi, inoltre, grazie a strumenti innovativi come lampada e laser è possibile diminuire notevolmente il tempo di seduta; e con uno schermo TV, musica e video, anche l’attesa da parte del paziente diventa più confortevole. Una volta tolto il gel, i processi di rilascio di ossigeno dureranno ancora qualche giorno: per questo è fondamentale seguire le istruzioni fornite dal vostro professionista.

Nello sbiancamento domiciliare, invece, grazie all’utilizzo di prodotti meno concentrati (solitamente si usa perossido di carbamide al 10/16%), possiamo far durare anche per diverse settimane il nostro processo sbiancante, così da ottenere un risultato ottimale, con una percentuale di sensibilità minore dello smalto e creando una minima recidiva nel tempo.
Un aspetto particolarmente interessante di questo trattamento è che, per eseguirlo, viene creata una mascherina su misura della propria bocca: la mascherina è dotata di serbatoi specifici per il gel sbiancante, e può essere tenuta in bocca durante alcuni momenti della giornata o anche per tutta la notte. Questo ci può far capire che la mascherina (non monouso) potrà essere riutilizzata in successivi ritocchi, rendendo quindi pressoché blando il costo futuro dello sbiancamento.

Esistono molti altri prodotti domiciliari e/o da banco che utilizzano questi componenti in minime quantità, sotto forma di dentifrici o gel con mascherine universali e possono essere utili come ritocchi post sbiancamento professionale.
ATTENZIONE: sopratutto in questo caso è opportuno affidarsi al proprio igienista di fiducia circa il prodotto da acquistare, perché un trattamento inadeguato potrebbe generare conseguenze irreversibili sullo smalto!

LO SBIANCAMENTO DANNEGGIA LO SMALTO?

Su questo argomento sono stati fatti molti studi scientifici.
In alcuni casi sono stati riscontrati effetti trascurabili sullo smalto; mentre in altri casi sono state osservate alterazioni moderate/severe.
In realtà, la differenza sta proprio nel tipo di prodotto che ognuno di questi studi (tutti molto validi!) ha utilizzato, e i danni riscontrati sono da mordenzatura acida causata, appunto, dall’uso di prodotti sbiancanti troppo acidi per lo smalto.

Purtroppo anche prodotti sbiancanti particolarmente aggressivi possono essere legalmente commercializzati (col rischio di essere utilizzati senza un’ulteriore verifica) in quanto il PH minimo richiesto dalle specifiche di legge è troppo basso (PH>4).

COSA È IMPORTANTE SAPERE SUL POST SBIANCAMENTO?

L’unico effetto temporaneo che alcune persone possono percepire durante e/o dopo lo sbiancamento è la sensibilità, dettata dal fatto che le reazioni di ossido riduzione inizieranno durante la fase attiva dello sbiancamento, per proseguire anche nei giorni successivi. A maggior ragione, per non alterare lo sbiancamento,  diventa fondamentale limitare tutte quelle sostanze con forti coloranti (caffè, tè, collutori, sughi, fumo, etc.) nelle 48/72 ore dopo la conclusione del trattamento.
Mentre, per evitare l’insorgere o il peggiorare della sensibilità, si consiglia di non ingerire sostanze troppo acide e fredde ed utilizzare dentifrici rimineralizzanti e desensibilizzanti, soprattutto a base di nitrato di sodio.

IN CONCLUSIONE…

La parte più difficile è iniziare: poi, quando ci si sente meglio, sarà una passeggiata continuare!

Vuoi fissare un appuntamento per ridare luce al tuo sorriso?
Chiamaci allo 02.95357333 e fissa un appuntamento con noi.

Grazie e buona giornata,
la tua igienista Luciana Maida e il team Martesana Dental

 

Fonti e copyright:

  • Factors influencing patient satisfaction and self-perceived dental aesthetic, Cogo E, Sibilla P, Turrini R, Cucchi A, Minenna L.
  • Haywood et al. 1991, White et al. 2000/2002, Joiner et al. 2004
  • Seghi & Denry 1992, Efeoglu 2007,Fu et al 2007
  • Zantner C et al. Surface microhardness of enamel after different home bleaching procedures, 2007
  • Silverman- Jada 1996, Haywood- J Clin Dent 2005